ABOUT

 

 

ANTONIO CESARO

Svolge l’attività di fotografo dal 1972. Dopo varie esperienze nel settore pubblicitario industriale, nel 1998 si è dedicato alla fotografia d’architettura e d’interni, specializzandosi nel settore turistico – alberghiero. Da due anni è affiancato dalla figlia Irene, la quale dopo aver studiato fotografia tra Milano e New York, continua l’attività in Italia ed Europa.
Lingue parlate: italiano, inglese, francese.

He is working as a professional photographer since 1972. After several experiences in industrial advertising, from 1998 is focusing his work on buildings’ architecture and interiors, with special regard for touristic resorts and locations. Irene, his doughter, after studying photography in Milan and New York, is now working with him around Italy and all over Europe.
Spoken languages: italian, english, french.

 

IRENE CESARO

La mia passione per la fotografia nasce in famiglia: sono figlia d’arte, cresciuta osservando mio padre, fotografo e vero maestro della luce. Da lui ho imparato a guardare il mondo attraverso l’obiettivo, a cogliere le geometrie nascoste e l’armonia della luce negli spazi. Fin da giovane sono stata affascinata dall’architettura e dagli interni, da come la fotografia possa restituire l’anima di un ambiente, interpretandolo con sensibilità e rigore estetico.

Dopo il liceo, nonostante la mia inclinazione fosse chiara, nessuno mi incoraggiò a intraprendere subito questa professione. Scelsi quindi di partire per conoscere me stessa e ampliare i miei orizzonti. In Irlanda lavorai in un hotel e studiai inglese; poi in Sierra Leone, dove vissi un anno in una casa famiglia con bambini amputati, collaborai con una tipografia e appresi le basi della grafica e dell’impaginazione grazie a una straordinaria professionista romana.

Rientrata in Italia, decisi di dedicarmi completamente alla mia vera vocazione: la fotografia. Mi iscrissi all’Istituto Europeo di Design di Milano, dove approfondii la tecnica, la composizione e l’uso della luce. Furono tre anni intensi, che mi offrirono anche la possibilità di vincere una borsa di studio per la prestigiosa School of Visual Arts di New York City. Vivere otto mesi nella metropoli simbolo dell’architettura moderna e confrontarmi con artisti di tutto il mondo fu un’esperienza trasformativa. Il metodo di insegnamento americano, aperto e concreto, mi aiutò a sviluppare uno sguardo personale e consapevole.

Al termine degli studi collaborai con diverse agenzie di moda a Milano, ma presto capii che la mia vera strada era un’altra: la fotografia di architettura e d’interni. Tornata a Padova, decisi di dedicarmi a questo settore, mettendo al centro del mio lavoro la luce e il dialogo tra spazio e forma. Ogni progetto è per me un racconto visivo, un equilibrio tra estetica, atmosfera e identità.

Negli anni ho affiancato all’attività professionale una continua ricerca personale: partecipo regolarmente a workshop e percorsi di aggiornamento, convinta che la fotografia sia un linguaggio in costante evoluzione.

Oggi lavoro con studi di architettura, interior designer e aziende che desiderano valorizzare i propri progetti attraverso immagini curate, autentiche e dal forte impatto visivo. La mia eredità familiare mi ha insegnato che ogni spazio ha una luce unica — e che saperla raccontare è ciò che trasforma una fotografia in emozione.

Photography has always been part of my life. I was born into it — the daughter of a photographer and true master of light. From my father, I inherited not only a love for the craft but also a fascination with architecture and interior spaces. Through his lens, I learned to see the world in terms of structure, balance, and light — to capture the atmosphere that transforms a space into a story.

After high school, even though my path seemed clear, I wasn’t immediately encouraged to pursue photography as a profession. I decided instead to travel, to explore the world and discover my own direction. In Ireland, I worked in a hotel while studying English; later, in Sierra Leone, I spent a year in a children’s home for amputees, working in a print shop and learning the fundamentals of layout and graphic design from a talented professional from Rome.

When I returned to Italy, I chose to follow my true calling: photography. I enrolled at the Istituto Europeo di Design in Milan, where I deepened my knowledge of technique, composition, and the art of light. Those three years of study and personal growth culminated in a scholarship that took me to the prestigious School of Visual Arts in New York City. Living for eight months in such an architecturally vibrant city and engaging with artists from all over the world profoundly shaped my vision. The American approach to teaching — open, stimulating, and practical — helped me develop my own artistic language.

After completing my studies, I worked with several fashion agencies in Milan, but soon realized that my true passion lay elsewhere: in architectural and interior photography. I returned to Padua, where I began focusing on spaces — their light, proportions, and emotional resonance. For me, every project is a visual narrative, a balance between form, atmosphere, and identity.

Over the years, I’ve continued to nurture my curiosity and refine my craft by attending workshops and mentoring programs. I believe photography is a language that constantly evolves, and continuous learning is an essential part of staying inspired.

Today, I collaborate with architects, interior designers, and companies who seek to showcase their work through authentic, refined, and emotionally engaging imagery. My artistic heritage taught me that every space has its own light — and that capturing it with sensitivity and precision is what transforms a photograph into an emotion.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *